I punti dello spirito: Shen

1 Giu, 2022
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Con le famiglie dei punti antichi, siamo costantemente in contatto con il lato psichico dell’individuo. Questo non sorprende quando sappiamo che la medicina cinese ha le sue radici nello sciamanesimo. Dopo i punti demoni (Gui) e sciamani (Ling), ecco una terza famiglia che completa le altre due, perché nella mente orientale il principio ternario è uno dei più importanti per descrivere le interazioni tra Cielo e Terra.


Abbiamo visto che secondo l’antica concezione orientale (ma questo vale ai quattro angoli di questo mondo per tutte le  proto-medicine  [I]) le malattie erano scatenate dall’intrusione di spiriti maligni venuti a seminare disordine e agitazione nel corpo. Pertanto, i Gui erano responsabili di tutti i mali e questi demoni più o meno potenti dovevano essere scacciati attraverso recitazioni, cerimonie, preghiere e altri sacrifici. Per questo, alcuni uomini e donne sono diventati degli intermediari tra il mondo degli umani e quello degli spiriti al fine di ristabilire l’armonia tra i due. Sono gli sciamani rappresentati dai punti Ling. I demoni sono considerati spiriti maligni degli inferi, mentre gli sciamani sono esseri umani che lavorano sulla superficie del nostro mondo. Se quindi abbiamo rappresentanti della Terra e degli Uomini, era imperativo fare appello agli spiriti benefici per aiutare i guaritori nelle loro cure (questa medicina  è chiamata Zhù yóu 祝由). Questo è il ruolo dei punti Shen che  rappresentano il Cielo.

Uomini, spiriti e sciamani

Un po’ di etimologia

L’etimologia dell’ideogramma Shen è molto interessante. Come per ogni articolo, possiamo fare riferimento al libro di Philippe Laurent “L’esprit des points” per comprendere il significato profondo del carattere.


Evoluzione del carattere Shen in cinese

La prima parte dell’ideogramma è la chiave delle vicende religiose, una specie di treppiede per alzare il sacro fumo al Cielo. Nel Neolitico si trattava infatti di piatti di terracotta, ma nell’età del Bronzo diventano calderoni ricoperti di simboli utilizzati per servire piatti di lusso (raramente e solo per i potenti) e come oggetti rituali (più comunemente). Si chiamano 鼎 dǐng [II] e hanno avuto un profondo impatto sulla società cinese. La seconda parte dell’ideogramma si è evoluta più volte, ma il significato è rimasto più o meno lo stesso. Nella parte B c’è un fulmine e una nuvola temporalesca, una manifestazione del mondo superiore. Può anche essere visto come emanazione del calderone sacrificale, come uno spirito che sta passando. Nella forma AF, ci sono due mani che tengono una corda. All’inizio, faccia a faccia, li vediamo muoversi nella forma SW per essere capovolti. È il gioco delle forze del Cielo e della Terra che tira la corda che li unisce, cioè l’essere umano. La forma C stilizza la seconda parte e la forma corrente stilizza la chiave di lettura. Questo sviluppo non potrebbe essere più chiaro. Lo Spirito Shen è ciò che ci allunga tra Cielo e Terra, ma è soprattutto una manifestazione celeste (fulmine) che presiede. Comprendiamo quindi che abbiamo a che fare con il mondo degli spiriti celesti a cui gli sciamani si rivolgono per intercedere presso gli uomini che soffrono.

 

Gli 8 punti Shen

Ricordiamo qui, per qualsiasi scopo utile, che i punti sciamani sono solo 5, mentre i punti Gui definiti dal dottore Sun Si Miao (vedi articolo precedente) sono 13. Il combattimento sembra quindi impari. Ma secondo il taoismo, tutto deve essere sempre in equilibrio. Occorre quindi cercare di ristabilire l’equilibrio utilizzando i punti Shen. E poiché 13 Gui meno 5 Sciamani lasciano 8 posti liberi, abbiamo quindi logicamente 8 punti Shen. Nell’elenco seguente, dobbiamo comprendere l’uso dei nomi “divino” e “spirito” in modo intercambiabile, poiché provengono tutti dallo stesso carattere 神.

  1. VG11  神道 Shéndào: La Via dello Shen, o in giapponese la Via dei kami (spiriti celesti), che è l’esatto significato della parola Shintō.
  2. VG24  神庭 Shéntíng: la corte dello spirito
  3. VU44  神堂 Shéntáng: Il Palazzo della Provvidenza.
  4. R23     神封 Shénfēng: Consacrazione Divina o Sigillo Divino
  5. R25     神藏 Shéncáng: Rifugio della Divinità o Magazzino dello Spirito
  6. VB13   本神 Běnshén: la Radice dello Spirito
  7. C7       神門 Shenmen: Porta degli spiriti
  8. VC8     神闕 Shénquè: Porta della Vitalità o Palazzo dello Spirito

Punto bonus: VC15 鳩尾 è chiamato Jiūwěi, che significa “coda di piccione”, che a priori non ha nulla a che fare con l’argomento di questo articolo. Questo è il punto più potente che si può trovare per trattare il Cuore su Vaso Concezione, anche più del punto Mu del Cuore. Ma questo punto ha un altro nome che è 神府 Shén fǔ ovvero la “Dimora dello Spirito”. È il luogo in cui i Respiri, i diversi Qi, creano lo Spirito Shen. È così prezioso che il suo nome è stato nascosto sotto quello di un volatile (animale che appartiene al Cielo) per non attirare l’attenzione degli spiriti maligni. Questo punto non deve essere attaccato, altrimenti diventa in qualche modo l’ultima dimora dello Spirito. Divertiti a inserire i caratteri in Google Translate e ottieni la parola “tomba”, che conferma la necessità di tenere nascosto questo punto.

 

Effetti dei punti Shen

Passiamo un po’ di tempo a guardare quali sono gli  effetti terapeutici di questi punti Shen. Cosa stanno facendo esattamente?

  1. VG11: Elimina il calore dai Polmoni e dal Cuore, calma lo Shen e il Vento. Tratta la tristezza e l’ansia, la scarsa memoria, le palpitazioni legate allo spavento, il disorientamento, la timidezza, il mal di testa e l’esaurimento.
  2. VG24 : questo è un punto dove VG, Vescica Urinaria e Stomaco si intersecano, calma lo Shen e agisce sul cervello, eliminando notevolmente il Vento e il dolore. Questo è un ottimo punto analgesico. Nei casi che ci interessano, ci sono cefalee, disturbi maniaco-depressivi, palpitazioni e insonnia.
  3. VU44 : Libera il torace e regola il Qi, allevia il dolore e calma lo  Shen. Funziona su insonnia, ansia, depressione mentale, pensiero disorganizzato, perdita di memoria, costrizione del torace e dell’esofago.
  4. R23: Libera il torace, abbatte il Qi ribelle dei Polmoni e dello Stomaco e tonifica  i seni. Viene utilizzato per tutte le ostruzioni del torace, delle costole  con difficoltà respiratorie. Quindi aiuta contro asma, tosse, ascessi al seno, ma anche vomito e mancanza di piacere nel mangiare.
  5. R25: Stesse funzioni del 23R.
  6. VB13: Questo punto apre i seguenti tre Yang della testa: GI, PI e TR. Purifica il Calore e scaccia il Vento, risveglia lo Shen e calma le convulsioni. Si tratta di nuovo di  mal di testa, vertigini, epilessie e convulsioni, comportamenti maniacali e paura, per non parlare degli interventi su paralisi ed emiplegia.
  7. C7: Questo punto è un classico, ben noto per tonificare il Cuore e il Sangue calmare lo Shen ancorandolo nel Sangue del Cuore. Se è disperso, apre gli orifizi e quindi i sensi. Oltre ai trattamenti cardiaci, è ampiamente utilizzato per la psiche per combattere l’insonnia, l’ansia, la sovraeccitazione, i sogni sovrabbondanti, il parlare nel sonno, ma anche l’emotività, l’epilessia, i disturbi maniacali – depressione, demenza, desiderio anormale di ridere o risate folli, insulti incessanti, tristezza, paura e spavento.
  8. VC8: al centro dell’ombelico, non pungere e non premere direttamente questo punto. Ma è possibile agire su di esso con una pressione inclinata o usando la moxa. Riscalda la Yuan Qi, riporta lo Yang dei reni e dei genitali e regola le viscere e lo stomaco. Questo è un ottimo punto nei disturbi digestivi e nella lotta contro la diarrea estenuante, ma qui il suo obiettivo è riportare uno Yang solido nei meridiani in modo che la persona riacquisti la sua lucidità.

La lettura di questo elenco ci permette di comprendere gli effetti principali dei punti Shen.

  • calmano lo Shen e riportano la lucidità mentale
  • allontanano le ansie e le malattie ad esso associate
  • aprono il torace/respiro per ripristinare la calma
  • allontanano vento e calore e aiutano anche con il mal di testa

Combinazione con i punti Ling

Ciò che è passionnante  in questo studio di queste tre famiglie di punti (Gui, Ling e Shen) è che comprendiamo che i Ling devono stringere un’alleanza con gli Shen per completarsi a vicenda negli effetti benefici per la salute mentale del paziente [III], ma anche per ottenere il giusto numero di punti per combattere i demoni Gui. Detto così, si può pensare che  il caso fa bene le cose. Ma se leggi regolarmente questo blog, sai che il caso non ha nulla a che fare con questa storia, perché lo spirito degli antichi cinesi non lascia dubbi sulle loro intenzioni. Diamo un’occhiata ai punti Shen e Ling, ovvero 13 punti, in base alla loro organizzazione geografica sul corpo.

Sulla testa :

Dalla sommità verso i lati, dalla linea centrale agli altri meridiani, quindi dall’alto verso il basso abbiamo:

  • Shén tíng: un punto Shen, quindi uno spirito celeste
  • Chéng líng: un punto Ling, quindi uno sciamano
  • Běn shén: un punto Shen

In altre parole, lo sciamano è circondato da spiriti celesti che lo aiuteranno a combattere la malattia/lo spirito malvagio.

Sulla schiena:

Prima dall’alto verso il basso, poi dalla linea centrale verso l’esterno

  • Shen dao: punto Shen
  • Líng tái: un punto Ling
  • Shen táng: un punto Shen

Stessa logica di prima. Comprendiamo ora che lo sciamano si trova tra uno spirito tutelare che veglia in alto e un secondo che scende sotto di lui per combattere i demoni che sono sotto terra, cioè la malattia che è nel corpo. Ritroviamo qui la visione ternaria Cielo-Uomo-Terra tanto cara ai taoisti.

Sul torace:

Dall’alto  in basso

  • Shen cáng: un punto Shen
  • Líng xū: un punto Ling
  • Shen fēng: un punto Shen

A questo punto, diventa difficile parlare di coincidenza. Meglio ancora, questa disposizione ci dice molto sulla visione che gli sciamani hanno nella disposizione delle dimore degli spiriti. Infatti, nell’attuale sciamanesimo si parla ancora degli spiriti del basso (spesso totem animali) e degli spiriti dell’alto (soprattutto entità spirituali, più o meno potenti). Si noterà qui che tutti i punti appartengono allo stesso meridiano.

Sul braccio:

Dalla mano (che punta al cielo) al busto, quindi dall’alto verso il basso.

  • Shén mén: un punto Shen
  • Líng dào: un punto Ling
  • Qīng ling: un punto Ling

La regola cambia bruscamente con il braccio in cui tutti i punti si trovano sul meridiano del Cuore. Qui abbiamo prima uno spirito celeste seguito da due sciamani. Ci sono diverse ragioni per questo. Innanzitutto, dobbiamo ricordare che siamo sul meridiano dell’Imperatore. L’imperatore della Cina ha sempre avuto alla sua corte numerosi sciamani, indovini, astrologi, tutti taoisti nella maggior parte dei periodi del Medio Regno. E il punto più alto è quello che gli permette di comunicare con il Cielo, cioè la Porta dello Spirito.

La seconda ragione di questo cambiamento nell’organizzazione riguarda l’asse C-R. Abbiamo potuto  notare che solo gli 6 punti si trovano 3 sul Cuore e tre sui Reni, ovvero il livello Shao Yin. Questo asse è uno dei 6 livelli, il più basso in termini di potenziale energetico, ma anche il più prezioso. Se uno di questi due organi cessa di funzionare, c’è la morte immediata. Ecco perché questi due meridiani hanno gli ultimi 6 punti. Ma anche lì, e sempre per motivi di armonia ed equilibrio, era necessario bilanciare il numero dei punti Shen con i punti Ling, cioè 3 Ling e 3 Shen. Ecco la spiegazione di questo cambiamento.

L’equilibrio degli spiriti

Conclusioni temporanee

Non si può che stupirsi della saggezza e dell’attenzione ai dettagli degli antichi cinesi che non lasciavano nulla al caso. Nella loro visione della malattia c’è infatti una lotta tra le forze del Cielo e della Terra, una lotta il cui obiettivo non è tanto combattere quanto ripristinare il ruolo di ciascuno e riportare l’equilibrio. Qui non c’è lotta per la vita o per la morte. Non devi sradicare la malattia. È necessario restituire a ciascuno degli attori il proprio ruolo, senza esagerare, evitando così la trappola dualistica del bene e del male.

Oggi, grazie all’opera di Sun Si Miao, possiamo quindi risalire alle fonti sciamaniche della medicina cinese. Ancora meglio, possiamo vedere la preoccupazione degli antichi per malattie inspiegabili (come un attacco epilettico) -che solo più avanti  la scienza medica e la psicologia/psichiatria hanno potuto determinare- le altre patologie più semplici come il raffreddore o il mal di testa essendo  generalmente trattate con le erbe. Tutti questi punti costituiscono una buona base per i trattamenti psicologici, contraddicendo così la convinzione del mondo occidentale che la medicina cinese non sia interessata ai disturbi psichici.


Autore: Ivan BEL
TraduttoreNathalie Durand


Ivan Bel

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