Toccare il trauma, capire il trauma – Parte 2

29 Ago, 2023
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In questa seconda e ultima parte dell’articolo, l’autore utilizza la medicina orientale per spiegare più precisamente il funzionamento del trauma. In particolare, illustra il ruolo dell’elemento Metallo, dello spirito Po del Polmone e della radice di questo stato emotivo. Una lettura molto interessante per tutti gli operatori Shiatsu.


Il ruolo dell’elemento metallo

Per comprendere il processo progressivo di traumatizzazione e in particolare il disturbo post-traumatico da stress (PTSD), il sistema dei cinque elementi e la legge dei tempi di opposizione ci aiutano ad acquisire preziose conoscenze. L’elemento acqua con gli organi reni e vescica è figlio dell’elemento metallo con gli organi polmone e intestino crasso. Se l’elemento figlio è debole, l’elemento madre subentra per proteggerlo. Inoltre, gli organi dell’elemento acqua sono strettamente legati agli organi dell’elemento metallo attraverso i tempi di opposizione. Il rene è in opposizione con l’intestino crasso. La vescica con i polmoni. La legge dei tempi di opposizione stabilisce che l’energia può trovarsi solo in uno dei due organi collegati dal tempo di opposizione. Se il rene è vuoto, l’intestino crasso è pieno. Se la vescica è piena, il polmone è vuoto. Nel caso di un’esperienza traumatica, il meridiano della vescica è più che pieno, con numerosi effetti sui polmoni. In primo luogo, ci sono effetti diretti sulla respirazione. Il Qi del polmone è indebolito. In condizioni normali, esso provvede alla respirazione profonda e all’assunzione profonda del Qi. Ora invece il Qi ristagna nella cavità toracica e tende a salire. La respirazione sarà superficiale e breve. In questo modo, il corpo riceve meno energia. Si può sviluppare stanchezza. Ma anche forme di depressione, sotto forma di tristezza, profondo esaurimento e percezione di insignificanza della propria esistenza. Si tratta dei segni comuni di una carenza di Qi polmonare.

Inoltre, questa debolezza dei polmoni porta a una distribuzione non ottimale della Wei-Qi. L’immunità fisica e psicologica sono fragili. Una pelle sottile. Gli stimoli entrano nel sistema senza difese e innescano ulteriore stress. La sensazione dei propri confini naturali si altera.

Al contrario, il principio del tempo di opposizione viene utilizzato anche per riempire i polmoni attraverso una respirazione consapevolmente più profonda, che allontana l’energia dalla vescica. Il meridiano della vescica può cosi rilassarsi. E con esso l’ipertono del sistema nervoso simpatico. Anche la terapia psicologica per i traumi lavora in modo specifico con il respiro, per gestire l’ansia esistente o crescente. Il principio è lo stesso. Polmoni pieni, vescica vuota. E i reni ne traggono beneficio. All’interno di un elemento vige la stessa regola: L’energia si trova o in un organo o nell’altro. Non può essere in entrambi. O è nella vescica. O nei reni. I reni forti favoriscono un senso di sicurezza e di autostima.

L’anima corporea Po

Inoltre, lo stato di vuoto dei polmoni può portare a un distacco dell’anima corporea Po. In MTC, il Po è l’entità che collega la nostra coscienza al corpo. Ci dà la capacità di percezione somatica. Se questa connessione non è abbastanza forte, può verificarsi una separazione tra corpo e mente. Questo può essere la base per lo sviluppo di diverse conseguenze associate a un trauma. Da un lato, può verificarsi una sensazione di alienazione dal corpo, la de-personalizzazione. Dall’altro lato, può verificarsi un’alienazione dall’ambiente, che sembra alterato o irreale, una de-realizzazione: si perde il contatto con la realtà circostante. Il distacco dal Po può anche essere correlato alla dissonanza cognitiva, poiché le sensazioni sono il linguaggio del corpo e i pensieri sono il linguaggio della mente, e non c’è più una connessione coordinata tra i due. Inoltre, la gestione dei sentimenti diventa più difficile, sia verso se stessi che verso gli altri, il che è spesso accompagnato da una diminuzione dell’interesse per la vita sociale. Si parla di « numbing », intorpidimento emotivo. Questa difficoltà nella percezione dei sentimenti porta spesso le persone con un Po distaccato – non solo da esperienze traumatiche – a cercare esperienze corporee particolarmente intense per potersi percepire. Questa ricerca può esprimersi in dipendenze, situazioni di vita estreme o tendenze autodistruttive.

Secondo la mia esperienza, la stabilizzazione del Po è uno dei fattori chiave nel lavoro con i clienti traumatizzati. Questo perché il Po ci dà anche la forza di guardare positivamente al futuro. Può condurci da una mancanza di prospettiva a nuove prospettive. Il Po rappresenta ciò che verrà. L’intestino crasso rappresenta ciò che sta dietro di noi.

L’intestino crasso, come la vescica, è molto teso. È in opposizione ai reni. Reni vuoti. Intestino crasso pieno. Questo asse riflette la dinamica tra insicurezza e controllo e tra sicurezza e abbandono. Più i reni sono deboli, più l’intestino crasso cerca di costruire meccanismi di controllo nella vita, di fornire sicurezza, qualcosa a cui aggrapparsi. L’energia dell’intestino crasso è tesa e tiene tutto insieme per non perdere il controllo. L’intestino crasso è l’entità che può comportare atteggiamenti sfuggenti. Le situazioni di vita vengono così classificate come pericolose, minacciose o spiacevoli.

L’intestino crasso protegge i reni. Tuttavia, nel disturbo post-traumatico da stress, si osservano comportamenti sfuggenti e questo può diventare un metodo difensivo a tutti gli effetti. L’intestino crasso è molto sensibile ai minimi cambiamenti. Per proteggersi, mette da parte tutti i problemi e i possibili stimoli chiave anche solo lontanamente legati al trauma iniziale.

Le radici e i rami

In MTC si parla di radici e rami di un disturbo. La struttura energetica di base – le radici – di un trauma si manifesta principalmente attraverso l’elemento acqua e metallo. Le dinamiche sono: Rene – -> Vescica + -> Polmone – -> Grosso Intestino +.

I rami sono gli elementi legno, fuoco e terra. Poiché l’elemento legno è controllato dall’elemento metallo e nutrito dall’elemento acqua, anche in esso si manifestano caratteristiche molto chiare. L’anima errante Hun, che è strettamente connessa al Po, ne risente in modo particolare. In uno stato di salute, l’elemento legno è radicato nei reni. Ma questi sono troppo deboli per questa funzione di ancoraggio e garantiscono poca stabilità. Questo fa sì che lo Hun vaghi.

Si parla di flashback, di ricordi molto vividi della situazione vissuta, spesso sotto forma di incubi. Caratteristicamente, lo Hun è molto sensibile ai fattori scatenanti visivi, essendo collegato principalmente agli occhi. Tuttavia, può anche darsi che lo Hun abbia vagato troppo o si sia allontanato, cosicché i ricordi dell’esperienza appaiono completamente cancellati, perché così come il Po risiede nei Polmoni, lo Hun risiede nel Fegato, e in MTC il Fegato assume la funzione di coscienza della memoria. In generale, il fegato non sta bene…

Perché il legno ha bisogno di acqua per rimanere flessibile e vivo. Tuttavia, questa non può essere fornita dai reni. In altre parole, il legno si secca. Perde la sua flessibilità e diventa facilmente infiammabile. Perde la capacità di adattarsi ai cambiamenti e la rapida infiammabilità si manifesta con un aumento dell’irritabilità o del potenziale di aggressività. E a proposito di mancanza d’acqua: Questo, naturalmente, influisce direttamente sul cuore, che è controllato dall’elemento acqua. Il cuore ha bisogno di essere raffreddato perché è per il 90% yang. Senza acqua, si surriscalda. Risultato: palpitazioni, nervosismo, insonnia, problemi di concentrazione….

E l’elemento terra? Nella rappresentazione energetica dei Cinque Elementi la terra si trova al centro e non tra l’elemento fuoco e l’elemento metallo come nella classica carta patologica dei Cinque Elementi. A causa della polarizzazione degli altri quattro elementi, intorno al centro si crea un forte squilibrio che difficilmente riesce a stabilizzarlo. Nei casi peggiori, il centro viene addirittura lacerato. Con conseguenze di vasta portata sull’apparato digerente e, naturalmente, sulla psiche. I rami del disturbo post-traumatico da stress possono essere molto vari e non è facile trovare un facile ingresso possibile…

Il ruolo della personalità e il nodo dei concetti

La dinamica energetica di base tra gli elementi acqua e metallo colpisce tutte le persone in modo simile nel caso di un processo traumatizzante. Tuttavia, questa dinamica energetica avviene all’interno di un sistema che ha sempre espressioni personali e specifiche. Di conseguenza, questo può conferire maggior enfasi o modificare i sintomi o creare effetti diversi da persona a persona. Questo vale anche per i rami legno, fuoco e terra. A seconda del contesto, le possibilità di ingresso sono innumerevoli. Tuttavia: Senza un’armonizzazione dell’asse di base acqua e dell’elemento metallo è difficile ottenere progressi davvero decisivi. Il Po deve essere consolidato. Il meridiano della vescica deve essere rilassato. Il rene deve essere riempito. E come conseguenza, l’intestino crasso può finalmente lasciare andare il trauma del passato.

Nel mondo dello Shiatsu spesso si considera il ragionamento come un fattore limitante della mente e si mette invece l’intuizione al centro della relazione. Questo qualche volta è un errore, perché dimostra semplicemente che molte persone fanno fatica a creare una sintesi costruttiva tra sapere e sentire, tra logica e intuizione.

Nel nostro lavoro spesso utilizziamo una cosa o l’altra. Un approccio che riflette solo le preferenze personali. La vera unità, però, nasce dalla fusione degli opposti, dall’integrazione di yin e yang, e non dal rifiuto di un aspetto in particolare.

A questo proposito, i concetti possono essere molto utili. I concetti sono come la pianta di una città. La mappa della città non è la città. Ma ci dà una rapida panoramica e ci consente di orientarci. Poi occorre metterla di nuovo da parte e aprirsi a ciò che la città porta in termini di esperienze e sorprese. A volte emergono nuovi percorsi. A volte le destinazioni cambiano. Perfetto. Ma la domanda fondamentale dovrebbe sempre essere: Come posso sostenere al meglio le persone che vengono da me? Come posso aiutarle nel miglior modo possibile? Questo richiede tutte le risorse di cui disponiamo. Corpo. Anima. Mente. Intuizione. Conoscenza. Tutto.

Il mio intento con questo articolo era quello di creare una mappa approssimativa dell’energetica del trauma. Forse avete delle aggiunte da fare? Forse siete davvero interessati a questo argomento? Allora vorrei invitarvi al 1° Shiatsu Summit di Vienna. Dal 30.5 al 2.6 cinque esperti internazionali si dedicheranno per quattro giorni a un unico tema: Il trauma.


Autore

Mike Mandl

Traduzione

Michele Terenzoni
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