Il Bacino: Evoluzione Anatomica, Culturale ed Energetica

8 Set, 2025
Reading Time: 14 minutes

Il bacino umano è molto più di una semplice struttura ossea: rappresenta un crocevia tra anatomia, evoluzione, sessualità e medicina energetica. La forma rotonda e prominente dei glutei, unica nella specie umana, è frutto di adattamenti evolutivi legati alla postura eretta e ha assunto valenze simboliche e sessuali in molte culture. Oltre al significato socioculturale, il bacino è un contenitore di funzioni vitali sia nella medicina occidentale che in quella orientale. In medicina cinese, è la sede del Ming Men, il “fuoco della vita”, collegato ai meridiani straordinari che strutturano l’intero organismo. Il testo esplora anche come la postura e il movimento siano influenzati dai meridiani Qiao Mai, che regolano la relazione tra Yin e Yang, sonno e veglia, attività muscolare e viscerale. Un sistema raffinato di equilibri che, se ben armonizzato, permette al Jing di fluire e sostenere la salute del cervello e dell’intero organismo.


Alcuni spunti di riflessione

Il bacino tra bipedalismo e sessualità

La parte del nostro corpo chiamata comunemente “bacino” è tenuta molto in considerazione da tutte le culture sviluppate dall’ essere umano proprio per l’importanza che effettivamente riveste in molti degli ambiti più significativi della vita sia culturale che naturale.

Quando parliamo di questa regione anatomica, se non si conosce in profondità l’anatomia, è molto probabile che il primo rimando visivo che viene in mente sia la parte posteriore del bacino (il cosiddetto Lato B) dove possiamo osservare la presenza di due rotondità considerate insolite paragonandole con il resto del mondo animale.

Infatti anche se tutti gli altri animali hanno i muscoli glutei esattamente come il genere Homo, nella nostra specie questi muscoli hanno sviluppato una forma e una grandezza diverse e vinciamo sicuramente il primato come specie che ha i glutei più grossi rispetto al corpo.

Queste particolarità ha a che fare con alcune caratteristiche ossee che sono cambiate durante la nostra evoluzione e che insieme alla muscolatura dei glutei ci permettono di stare in stazione eretta.

La posizione bipede a cui siamo arrivati in questo momento della nostra evoluzione (tuttora in corso) fa sì che alcune caratteristiche fisiche cambino in modo anche importante; come sostenuto da Desmond Morris nel suo saggio “La scimmia Nuda”, il passaggio dalla posizione quadrupede a quella bipede ha fatto sì che i genitali femminili rimanessero più celati. Molto probabilmente la rotondità del gluteo e la sua grandezza (in alcune culture il volume elevato è particolarmente apprezzato) ha agito nella nostra specie come richiamo sessuale alternativo in quanto ben visibile in posizione eretta e in relazione ai genitali. L’accumulo di adipe e la sua distribuzione in questa zona è in forte relazione al ciclo ormonale e questo ci permette di comprendere la forte valenza erotica di questa regione anatomica. Un’altra caratteristiche sessuale probabilmente sviluppatasi in relazione alle modifiche avvenute in quest’ultima è probabilmente il seno femminile. Gli altri animali hanno i capezzoli che si gonfiano nel momento in cui nascono i cuccioli e si sviluppa la mammella. Per la femmina umana invece la ghiandola mammaria si sviluppa alla maturazione sessuale. Molto probabilmente la rotondità del seno richiama da davanti la rotondità glutea; questo è un carattere che si è rivelato vincente a causa del cambiamento di posizione e di un approccio frontale con i diversi partner.

Il lato B della nostra evoluzione

Per quanto si può comprendere dei meccanismi evolutivi è probabile che la successione delle modifiche sia stata la seguente:

  • cambiamento progressivo (e probabilmente favorito da mutazioni casuali) della posizione della pelvi e di conseguenza del gluteo ha permesso di avere dei vantaggi rispetto agli individui che non avevano queste caratteristiche
  • maggiori vantaggi si traducono con una maggior probabilità di sopravvivenza e di passare queste caratteristiche alla prole
  • conseguente modifica dei segnali sessuali che vengono considerati attraenti considerata la nuova posizione

L’inclinazione della pelvi è indicativa della forza dello yang del rene e si relazione con la sessualità. In generale una lordosi lombare maggiormente accentuata apparterrà a una donna con Yang di rene più espresso e forte con una sessualità maggiore. Al contrario una persona che tiene il bacino come se avesse la coda tra le gambe, avrò una sessualità meno dirompente e spesso uno yang di rene meno attivo.

La forma rotonda del gluteo e il fatto che così formato è una peculiarità umana non era sfuggito ai nostri antenati che avevano identificato questa caratteristica come esclusivamente umana e di conseguenza un tratto deficitario del Demonio di solito considerato un essere senza natiche. Il diavolo, conscio di questa sua mancanza e invidioso dell’ umanità, non poteva sopportare la vista dei glutei nudi; da qui deriva l’uso scaramantico di mostrare il sedere per fare in modo che il diavolo distolga lo sguardo e ci lasci in pace.

Dal Ming Men al nodo primitivo: il fuoco della vita

Ovviamente il bacino non è costituito solo dalle natiche, per quanto interessanti queste possano essere, ma da un vero e proprio bacino o contenitore di liquidi, costituito dalle ossa iliache, pube e sacro. Questa struttura è fatta per contenere delle cose preziose e in particolare nel mondo delle medicine orientali, il fuoco del Ming Men ovvero l’origine della vita.

Le 3 cavità e i vasi meravigliosi

Cercando di fare un paragone potremmo identificare il Ming Men con una struttura che nasce nell’embrione e ha una collocazione paragonabile: il nodo di Hessen o Nodo Primitivo. Questa struttura compare nella Linea primitiva che costituirà in seguito la notocorda da cui poi nascerà il sistema nervoso centrale o Du Mai su cui viene ancora identificato il punto del Ming Men a livello di L2-L3.
Il nodo primitivo si occupa di indirizzare le cellule embrionali nelle loro sedi in modo che possano svilupparsi esattamente come il Ming Men provvede o ordinare tutta la struttura corporea a partire da un Ming o Mandato. Da questa struttura nascono i Meridiani Straordinari di prima generazione:

  • Chong Mai
  • Dai Mai
  • Ren Mai
  • Du Mai

Questi 4 meridiani straordinari di prima generazione costituiscono il tronco con gli organi e tutte le strutture associate. In questa struttura si identificano in seguito 3 cavità principali che in medicina cinese classica sono chiamate Cavità ossee e vengono associate al Viscere Curioso Osso – Gu. I Sei Visceri Curiosi (Osso, Utero, Vescicola Biliare, Vasi, Cervello, Midollo) sono quelli che assicurano la progressione e il movimento del Jing e sono più soggetti a modifiche durante i processi evolutivi. In particolare l’Osso e il Cervello sono quelli che si modificano maggiormente.

Le Tre Cavità Ossee nella Medicina Orientale e il Viscere Curioso Osso

Nella Medicina Cinese Classica, le tre cavità principali del corpo umano—pelvi, torace e cranio—non sono solo contenitori anatomici, ma veri e propri centri energetici profondamente connessi ai Tre Tesori: Jing, Qi e Shen.

Pelvi – in relazione al Dan Tian Inferiore

È la sede del Jing, l’essenza vitale. Coinvolta nei processi di riproduzione e radicamento energetico. Il punto Ming Men (DU4) è fondamentale per il nutrimento e il calore che sostiene questa cavità.

Torace – in relazione al Dan Tian Medio

Centro del Qi, l’energia vitale circolante. È legato alla respirazione e alla digestione. I punti Shu anteriori e in particolare quelli del meridiano del Rene (KI22–KI27) regolano l’equilibrio energetico toracico.

Cranio – in relazione al Dan Tian Superiore

Sede dello Shen, la mente o spirito. È connesso alla coscienza, all’intuizione e alla chiarezza mentale. I punti Finestre del Cielo armonizzano l’energia cranica e favoriscono la comunicazione tra corpo e mente.

Interconnessione e il ruolo del Du Mai

Le tre cavità sono collegate lungo la colonna vertebrale, attraverso il meridiano Du Mai, che rappresenta un asse energetico verticale. I punti GV4 (Ming Men) e GV14 sono veri fulcri energetici che mantengono l’integrità del sistema strutturale controllando le Lordosi cervicale (Gv14) e Lombare (GV4) che costituiscono le zone dinamiche della colonna e che gestiscono la posizione delle tre cavità tra loro.

Il Viscere Curioso Osso – Gu 骨

In questo contesto, l’osso è considerato uno dei Visceri Curiosi perché custodisce il Jing e protegge le cavità dove risiedono le energie fondamentali. Le ossa non sono elementi inerti, ma strutture vive e risonanti con le qualità più profonde dell’individuo.

Allineamento posturale

Le 3 cavità si allineano tra loro grazie alla colonna vertebrale e il loro allineamento permette di far circolare al meglio il Jing per nutrire il mare dei midolli ovvero il cervello. A questo proposito si rende necessario un piccolo inciso legato a un articolo scientifico che ha evidenziato come il sistema scheletrico abbia un meccanismo di trasmissione fluida sub periostale che permette di equilibrare la pressione articolare. (Pitkin, M. R. (2024). Modeling of the Effect of Subperiosteal Hydrostatic Pressure Conductivity between Joints on Decreasing Contact Loads on Cartilage and of the Effect of Myofascial Relief in Treating Trigger Points: The Floating Skeleton Theory.)

Dopo che il tronco è stato strutturato, possiamo assistere alla formazione degli arti a partire dalla cavità delineata dai 4 meridiani di prima generazione. La formazione degli arti corrisponde allo sviluppo dei meridiani straordinari di seconda generazione. Questi sono:
• Yin e Yang Qiao Mai
• Yin e Yang Wei Mai
Questi meridiani sono in parte molto simili e in parte molto diversi dai meridiani straordinari di prima generazione. Jeffrey Yuen li descrive come delle strutture che stanno a metà strada tra le funzioni dei meridiani Curiosi di prima generazione e i meridiani principali. In particolare i Qiao vengono descritti come i Luo di tutto lo Yin e di tutto lo Yang.

Vista la profonda relazione con gli arti, possiamo considerare la seconda generazione e in particolare i Qiao che i collegano molto al tallone e lo mettono in relazione con l’occhio (BL1) come strutture decisamente importanti nella regolazione dell’allineamento postulare delle 3 cavità ossee.

Talloni, occhi e postura: una questione di equilibrio sottile

Quando parliamo di allineamento è importante sottolineare che non si parla tanto di allineamento “corretto” o “ideale”  quanto di una flessibilità di questo allineamento in modo che non si crei stasi. L’allineamento è soggetto a una serie di fattori individuali sia strutturali (differenze anatomiche) sia funzionali (destri o mancini) che non permettono di avere un corpo simmetrico e allineato. Il nostro compito è fare in modo che l’allineamento sia il più possibile elastico e variabile. Questo è a mio parere il concetto moderno di “Postura Corretta”.

Ci sono diversi articoli che forniscono prove di una relazione funzionale tra la posizione della caviglia e la tensione o rilassamento della muscolatura pelvica.

Esistono anche molti rimandi di come la relazione tra piedi/caviglie e occhi sia molto importante per coordinare al meglio la posizione eretta.

Riprendendo il Viscere Curioso Osso e le modifiche che ha subito nel processo evolutivo possiamo identificare alcuni cambiamenti importanti che ci hanno permesso il cambiamento di postura:
• modifica di orientamento delle ossa Iliache e del collo del femore. Questo ha cambiato le forze di leva che poteva compiere il gluteo permettendo una azione più orientata alla postura eretta
• la presenza una o 2 vertebre lombari in più (alcune persone hanno 6 vertebre lombari invece di 5) rispetto alle scimmie ha permesso di avere una lordosi lombare più efficiente nella distribuzione del carico in posizione eretta
• il tallone diventa più ampio e idoneo a reggere il peso
• l’alluce cambia la sua posizione e acquisisce la funzione propulsiva

L’uso del fuoco e la forma del cranio

A questi cambiamenti nella parte inferiore del nostro corpo dobbiamo aggiungere quelli altrettanto importanti della parte superiore:
• l’utilizzo del fuoco per cuocere gli alimenti ha permesso di ridurre le dimensioni mandibolari permettendo al contempo un’espansione della scatola cranica
• il cervello ha potuto crescere grazie alla possibilità di espansione e soprattuto a una maggior quantità di nutrienti grazie al cibo cotto

Il cervello in espansione e la possibilità progressiva di usare le mani si collegano con uno SHEN più attivo. Il controllo degli orifizi sensoriali e delle mani per manipolare il mondo è possibile grazie al controllo del collo che avviene grazie a GV14 e alla coordinazione occhio-mano che possiamo comprendere se consideriamo l’unione funzionale dei punti Ting dei meridiani Yang dell’arto superiore con la zona di ST8-GB13 che realizza l’unione di questi meridiani muscolari.

Bacino e sviluppo del bambino

Una volta che il bambino cresce, allo stesso modo impara prima di tutto a gestire la lordosi cervicale e a orientare gli orifizi, dopo di che cerca di raggiungerli e impara a coordinare gli occhi con la mano per afferrare gli oggetti e poterli portare nel suo mondo attraverso la bocca.

Quando però l’oggetto interessante diventa troppo lontano, occorre una maggior forza di volontà per potersi muovere. GV4 si occupa di fornire questa forza direttamente dai reni e aiutando a mobilizzare i Meridiani Muscolari degli arti inferiori che fornirono una spinta propulsiva per avvicinare il bambino al suo obiettivo inizialmente strisciando, poi gattonando e infine portandosi in posizione eretta per avere le mani libere e poter portare il gioco con se. Questa progressione permette di formare e controllare progressivamente la lordosi lombare (GV4).

Si crea poi un collegamento funzionale per gestire la posizione eretta tra i meridiani Muscolari dell’arto inferiore e la testa. I punti Ting dei meridiani Yang si coordinano con la zona di SI18 realizzando un collegamenti piedi-occhi.

Altri collegamenti che aiutano a coordinare la postura eretta sono quelli dei punti Ting dei Meridiani Yin della gamba con i punti anteriori della pelvi (CV2-7) e i punti dei meridiani Yin dell’arto superiore con i punti del torace GB22-23.

Yin e Yang Qiao come direttori di orchestra

Per coordinare tutto questo vengono usati due meridiani curiosi conosciuti anche come i vasi dei talloni che uniscono il tallone a BL1 passando per lo Yang e coordinando tutti i meridiani Yang e passando per lo Yin coordinando tutti i meridiani Yin e le attività Yin come la peristalsi degli organi interni che in una certa misura deve essere tenuta in considerazione per gestire la postura.

Queste strutture sono lo Yin e Yang Qiao che diventano quindi le responsabili della coordinazione di tutto lo Yang e di tutto lo Yin.

Yang Qiao quindi coordina sia l’aspetto dinamico del sistema muscolo scheletrico oltre che la gestione degli aspetti collegati alla fase di veglia e al ritmo del cortisolo in relazione alla luce. Importante per la coordinazione della circolazione della Wei Qi nella fase di veglia.

Yin Qiao coordina invece la posizione statica, la relazione della peristalsi con il resto del corpo, i ritmi notturni e il ciclo della melatonina favorendo l’addormentamento (KI6) e il rientro della Wei Qi nel tronco per favorire il sonno (ST12).

Il trattamento combinato di questi meridiani combinato con un attenzione particolare ai punti che sono più in relazione con le cavità ossee ( BL61-GB29 – SI10 solo per citare i più importanti) può migliorare la relazione tra queste cavità e l’aspetto esterno più muscolare con quello interno più viscerale per favorire il loro allineamento flessibile ed adattabile in modo che il Jing possa fluire liberamente per nutrire il Mare dei Midolli (cervello) e quindi favorire la nostra salute nel suo compresso.

Conclusione : Un bacino, molte storie

Il bacino, da sempre protagonista della nostra struttura corporea, della nostra postura e perfino della nostra espressione sessuale, si rivela una regione chiave per comprendere l’evoluzione, la salute e la vitalità umana. Non è soltanto una base anatomica: è un crocevia tra ormoni, postura, sessualità, energia ancestrale e connessioni neurofisiologiche e simboliche.

Abbiamo viaggiato dall’embrione al sistema dei meridiani straordinari, passando per la postura eretta e la relazione tra talloni, occhi e desideri. Abbiamo visto come l’estetica del gluteo, spesso banalizzata, racchiuda in realtà un’intera narrazione evolutiva e simbolica che unisce Oriente e Occidente, scienza e mito.

Ma cosa succede quando questa struttura perde la sua elasticità, quando il nostro “contenitore” si irrigidisce o si disallinea?

Cosa ci dice oggi il bacino della nostra salute, delle nostre relazioni, del nostro modo di stare al mondo?

Forse è proprio dal centro che possiamo tornare a costruire il nostro equilibrio


Autore

Luca Pella
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