Dr Haruchiki Hirata 平田内蔵吉 (1901-1945), Biografia

21 Apr, 2023
Reading Time: 15 minutes

Con la collaborazione di Billy Ristuccia

Il dottor Haruchiki Hirata non è molto conosciuto tra i praticanti di Shiatsu, a parte una manciata di persone interessate agli aspetti storici. Non è stato uno dei pionieri dello Shiatsu, ma piuttosto una di quelle figure che hanno avuto una grande influenza su quei pionieri. Il Dr. Hirata era molto conosciuto durante la sua vita, ma era anche un “jack of all-trades” un jolly, uno spirito brillante e ribelle sempre alla ricerca di modi per guarire le persone. I suoi metodi, le numerose tecniche e teorie da lui sviluppate (in particolare quella delle “12 zone di Hirata”) e la sua imponente opera letteraria sono stati una delle chiavi per lo sviluppo dei due rami dello Shiatsu giapponese: quello marziale e quello ufficiale. Una lettura da non perdere!


Haruchiki Hirata è nato il 26 aprile 1901 nella città di Ako, situata nella prefettura sud-occidentale di Hyōgo, sul Mare interno di Seto, città famosa per la “vendetta dei 47 rōnin” (*) del 1701. Il suo nome di battesimo è un omaggio a Oishi “Kuranosuke” Yoshio, il capo dei samurai del signore assassinato che guidò questa vendetta. Haruchiki è il figlio maggiore di Kanji Hirata. La famiglia Hirata (compreso il nonno ritratto qui sotto) era una famiglia di commercianti di medicine, che lasciarono Tatsuno durante il periodo Edo, al tempo della famiglia Mori del clan Ako. Oltre all’attività di famiglia, il padre Kanji era appassionato di poesia, cerimonia del tè e calligrafia, era anche presidente della Banca di Ako, aperta nel 1888. Il giovane Haruchiki crebbe quindi in una famiglia relativamente ben avviata e prospera.

(*) un capitolo di storia leggendario in Giappone che narra come 47 rōnin (samurai rimasti senza padrone per la sua morte) vendicarono il loro signore (daimyō) costretto a togliersi la vita per non essersi asservito a un rappresentante del potere dello shogun (dittatura militare).

Oriata Hirata, nonno di Haruchiki

Una passione per la cura e uno spirito ribelle

Quando Hirata aveva 18 anni, la tragedia colpì la sua famiglia. Era il 1919 quando la pandemia mondiale di influenza spagnola uccise suo padre e sua sorella Machiko. Profondamente colpito da questa doppia perdita e dal fatto che non era stata trovata una soluzione per contrastare l’influenza, decise di diventare medico e si iscrisse al “7° liceo scientifico Zoshikan di Kagoshima”. Nel 1925 cominciò la Facoltà di Medicina dell’Università Imperiale di Kyoto, passò poi al dipartimento di filosofia della Facoltà di Lettere e, dopo essersi laureato nella stessa università, entrò nell’Università di Medicina della Prefettura di Kyoto. E’ lì che studiò principalmente per tutti gli anni successivi.

Durante i suoi studi, sua suocera soffrì di colelitiasi (calcoli nella cistifellea e nei dotti biliari), ma grazie alla moxibustione (“terapia del calore istantaneo”) praticata da Ikutaro Kato, guarì completamente in circa due settimane. Incuriosito, il giovane Haruchiki decise di studiare agopuntura e moxibustione. Nel 1927 si iscrisse all’Istituto Dainippon di Termoterapia di Ikutaro Kato per studiare con lui. Questa passione non lo abbandonò mai, soprattutto grazie ai numerosi risultati ottenuti quando era ancora un semplice studente. L’approccio medico kanpō divenne la seconda grande influenza sul suo lavoro, e si rese conto che combinare le due tradizioni mediche (occidentale e orientale) era di gran lunga il modo migliore per raggiungere i suoi obiettivi.

Hirata fu un pensatore curioso e brillante, un esperto in numerose discipline ma soprattutto uno spirito libero e anticonformista, cosa che non mancò di creargli problemi in un Giappone ancora molto tradizionale. Takehisa Kume, che ha scritto la sua biografia molto più tardi, nel 1995, ha intitolato il suo libro “Toyo-Igaku no Kakumeiji”, in altre parole “Un ribelle della medicina orientale”. In altre parole, Hirata non seguì le regole e si rifiutò di accettare le formule preconfezionate delle due medicine. Rendendosi conto che la medicina occidentale in alcuni casi non funzionava, decise di rivisitare la medicina popolare e tradizionale giapponese per trovare uno o più metodi efficaci. L’efficacia pratica piuttosto che la teoria intellettuale era il suo peniero, a tal fine, mise in atto una serie di misure:

  1. In primo luogo, a partire dal 1932, riunì un gruppo di medici universitari per formare un’unità di ricercatori con un duplice approccio: occidentale e orientale. Questo gruppo si sarebbe chiamato Kohō Igaku Kenkyūkai 皇法医学研究会 (Associazione per la ricerca in medicina imperiale). Da qui è nato il nome Kohō, che significa “antico o classico” e a cui ha cambiato il kanji in “imperiale”.
  2. Ampliò il principio del trattamento con aghi o oggetti caldi che aveva appreso da Ikutaro Kato, a metà strada tra l’agopuntura e la moxibustione, una tecnica che inteneva rendere semplice e accessibile a tutti, non solo ai medici.
  3. Pur non avendo terminato gli studi, pubblicò il suo primo libro sull’argomento, che ebbe un tale successo da dover essere ristampato… 40 volte nel primo mese. Un successo incredibile!
Vecchia foto del Dr Hirata

Con l’aiuto del suo gruppo, Hirata si occupò di molte discipline, tra cui l’Anma, l’agopuntura e la moxibustione, nonché di un’ampia gamma di ricerche tra cui la possibile applicazione dei dermatomeri[i] con una visione leggermente diversa da quella degli europei;  queste esperienze lo porteranno a formulare la teoria delle “12 zone di reazione cutanea di Hirata”. Il suo desiderio era che il suo approccio fosse riconosciuto dalle autorità mediche e governative.

La sua popolarità, il suo successo e le sue ricerche non piacquero a tutti. Le autorità dell’Università di Kyoto lo licenziarono prima ancora che si laureasse e fecero di tutto perché la sua medicina non fosse riconosciuta dal Ministero della Sanità. Ma Hirata non si lasciò scoraggiare, scrisse una serie di libri per continuare a sviluppare il suo approccio, utilizzando il suo metodo affrontò il campo della psicologia e in particolare dei disturbi psicologici. Soprattutto decise di creare la sua scuola di medicina, che chiamò “Scuola Imperiale di Medicina” (皇法医学 Kōhō Igaku) e cercò di diffonderla attraverso i suoi libri. Tutto questo ha funzionato. Infatti, se da un lato il suo riconoscimento ufficiale non è mai stato convalidato, dall’altro molti medici hanno fatto tesoro delle sue ricerche per svilupparle, ancora oggi, come si può vedere nei video i cui link sono alla fine di questo articolo.

Influenze date e ricevute

Il suo successo attirò l’attenzione di un certo Ryuhō Okuyama[ii] che era uno dei tanti allievi del famoso Sōkaku Takeda e insegnava il Daïto-ryū, così come quella altri grandi nomi del mondo delle arti marziali giapponese tra i quali Morihei Ueshiba (il fondatore dell’Aikido).

Okuyama sensei decise di studiare l’Anma sotto la guida dell’allora dottor Hirata; era affascinato dalla scienza medica tradizionale giapponese del kanpō (studio dei meridiani, degli tsubo, ecc.), ma anche, poichè questo era lo spirito del tempo, dalle scienze moderne che potevano essere combinate con questa antica conoscenza. In questo senso Okuyama e il dottor Hirata condividevano la stessa mentalità e andavano d’accordo. Okuyama studiò con lui per molti anni.

Il giovane Ryuhō Okuyama (C) okuyama-ryu.com

Contemporaneamente, e probabilmente sotto l’influenza del suo allievo, Hirata si interessò al mondo delle arti marziali, in particolare a un Jutsu moderno creato da Harumichi Hida chiamato Hida-shiki kyōken-jutsu (肥田式強健術.). Molto debole dalla nascita, Harumichi Hida decise di diventare un uomo forte utilizzando tutte le tecniche possibili, sia occidentali (in particolare il sollevamento pesi) che orientali, e di tutti i periodi storici senza distinzione. Le arti marziali costituirono una parte importante del suo allenamento, ma al centro del suo metodo fu soprattutto il lavoro del Tanden, l’uso dei pesi per rafforzare il corpo seguendo le linee dei meridiani dell’agopuntura.

Il metodo di allenamento di Harumichi Hida

In soli due anni di allenamento, Hida riuscì a rimodellare il suo fisico e a raggiungere un certo grado di fama. Harukichi Hirata decise di seguirlo e di imparare il suo stile di Kyōken jutsu. Insieme, decisero di creare un nuovo metodo di allenamento basato sui meridiani, che chiamarono Keiraku Shiki Chushin Soren Hō (経絡式中心操練法) e nel 1937 pubblicarono un libro sull’argomento. Questo metodo ha avuto una grande influenza sulla comprensione e sull’uso dei meridiani all’interno dell’Anma di Hirata, che proprio in quel periodo stava per cambiare il suo nome in Shiatsu e, di conseguenza,  sullo Shiatsu come noi lo conosciamo adesso.

Harumichi Hida a sinistra, Kurakichi Hirata al centro, Yoshinobu Kawai, nipote di Harumitsu, a destra.

Negli anni ’30, i metodi creati da Hirata e dal suo gruppo erano numerosi. Formulò  la psicoterapia in stile Hirata utilizzando l’applicazione del calore (Shiki Shinri Ryōhō 平田式心理療法), una forma particolare di terapia del calore chiamata Onnetsu Ryōhō, e la terapia della tecnica dell’ago caldo (Netsu Shinjutsu 熱針術).

In seguito, sviluppò anche il “metodo delle zone della testa” sostenuto dal dottor Henry Head[iii]. Anche questo medico inglese era un geniale ricercatore, formatosi come neurologo, che cercò di definire il legame tra il sistema nervoso e le reazioni sensoriali, compresa la pelle e alla fine elaborò una mappa del corpo in base ai diversi dermatomeri. Questo lavoro sulla pelle aveva una lunga storia in Europa e affascinava il dottor Hirata. È sulla base di questi lavori occidentali che ha ricercato, testato, sperimentato e creato la carta delle “12 zone di reazione di Hirata” (Hirata Shiki Juni Hannō Tai 平田式 十二反応帯 拡大図).

Per semplificare e riassumere, si tratta di 12 strisce di pelle, ciascuna collegata a un sistema nervoso; secondo il principio olografico del corpo enunciato dalla medicina kanpō (tutto è in tutto), Hirata crea un sistema di 12 fasce su 6 zone del corpo che lo ricoprono completamente. Questa visione olografica del corpo è stata rafforzata dall’invenzione francese dell’auricoloterapia (mappatura delle zone riflesse dell’orecchio) da parte del dottor Nogier, il cui lavoro è stato ripreso dai cinesi per creare un’agopuntura auricolare. Tutto questo lavoro ebbe una grande influenza su molti medici e su una nuova tecnica che si stava rapidamente sviluppando: lo Shiatsu.

Influenze sulla scuola Kōhō Shiatsu

Come abbiamo già detto, Ryuhō Okuyama fu allievo del dottor Hirata. Dopo qualche anno, le loro strade si separarono perché Okuyama era principalmente interessato a sviluppare il proprio Shiatsu, mentre Hirata insisteva su un approccio più olistico e multidisciplinare. La ragione di questa differenza è molto semplice da capire. Okuyama aveva aperto una clinica sull’isola di Hokkaido negli anni ’20, con un certo Tokujiro Namikoshi. All’epoca, questa clinica offriva una tecnica chiamata “Appaku-Hō”, come si può vedere nell’insegna della foto qui sotto.

Fu grazie al contatto con Hirata che lo Shiatsu di Okuyama prese forma. Egli incorporò molti degli aspetti che aveva appreso da lui, in particolare tutte le mappe delle 12 zone di reazione elaborate durante la ricerca di Hirata. Ma fu anche influenzato dal Kyōken jutsu di Harumichi Hida, che affrontò nella sua opera principale, il famoso Libro viola[iv].

Per capire l’influenza della medicina di Hirata, basta sfogliare l’indice del “Libro viola” di Okuyama:

第五章 Daigoshō (capitolo 5): 皇法生理学 Kohō Seirigaku (Fisiologia del metodo imperiale).

  1. 新陳代謝作用Shinchintaisha Sayō (Funzione metabolica)
  2. 血液循環作用Ketsueki Junkan Sayō (Funzione di circolazione sanguigna)
  3. 運動作用Undō Sayō (Funzione di movimento)
  4. 精神作用Seishin Sayō (Funzione spirituale)
  5. 消化吸収作用Shōka Kyūshū Sayō (Funzione di digestione e assorbimento)
  6. 排泄作用Haisetsu Sayō (Funzione secretoria)
  7. 神経作用Shinkei Sayō (Funzione nervosa)
  8. 生殖作用Seishoku Sayō (Funzione riproduttiva)

Tutti questi capitoli provengono dal Kohō Seirigaku (Fisiologia imperiale)

Il capitolo 6 dello stesso libro recita:

  1. 第六章Dairokushō (Capitolo 6)
  2. 生活的強健術 Seikatsu-teki Kyōkenjutsu (Arte di rafforzare l’obbiettivo della vita)

Questo è esattamente il nome del metodo Hida, poco o nulla è stato cambiato. Non per niente Okuyama sensei, alla fine, darà alla sua arte il nome di uno dei suoi maestri: Kohō Igaku Shiatsu[v].

Il metodo degli esercizi di Hirata

Influenze sulla scuola Namikoshi

E’ interessante notare che l’influenza di Hirata si è riversata anche su Tokujiro Namikoshi, che probabilmente ha beneficiato dei dieci anni di collaborazione con Ryuhō Okuyama e anche lui ha conosciuto i metodi di Hirata.

Quando T. Namikoshi si separò da Okuyama e si trasferì a Tokyo, si trovò in contrasto con quest’ultimo. L’influenza occidentale era per lui la più importante e voleva orientare il suo Shiatsu sulla base dell’anatomia. Tuttavia, quando la sua scuola (il Japan Shiatsu College) aprì a Tokyo negli anni ’40, l’insegnamento dei meridiani e delle teorie della medicina kanpō (dal professor Izawa[vi]) fu inserito negli studi. Inoltre, egli conservò la mappa delle 12 zone di Hirata, che ancora oggi si può vedere nelle aule della scuola Namikoshi, grazie a manichini o mappe murali.

A differenza dell’amico Okuyama (i due rimasero sempre amici e Namikoshi scrisse una lettera in occasione del suo funerale), T. Namikoshi riuscì nel suo intento di far riconoscere il suo stile di Shiatsu dallo Stato. La ragione del suo successo risiede nelle radici storiche che abbiamo appena citato. Per il Ministero della Sanità non c’era alcuna possibilità di sostenere lo Shiatsu di Okuyama, poiché si trattava di una branca della medicina di Hirata che era già stata ufficialmente disconosciuta. E fu proprio questo fatto che portò al riconoscimento di un’unica scuola di Shiatsu quando ne esistevano almeno due[vii].

Una vita spezzata a mezz’aria

Con l’avvento della Seconda guerra mondiale e l’entrata in guerra del Giappone contro gli Stati Uniti d’America, il dottor Hirata fu arruolato nell’esercito nel 1944. Morì nel 1945, durante la battaglia di Okinawa, nel villaggio di Osato, all’età di 44 anni.

Non possiamo sapere fino a dove le ricerche di questo genio avrebbero potuto spingersi se avesse potuto continuare le ricerche mediche nei suoi ultimi anni di vita. Tuttavia, Hirata ha lasciato un gran numero di opere (vedi sotto) e una grande influenza sulla medicina kanpō del suo tempo e sui pionieri dello Shiatsu. Il suo metodo delle “12 zone Hirata” è ancora relativamente sconosciuto nello Shiatsu occidentale, eppure è uno dei più grandi tesori terapeutici che abbiamo ereditato.


Le pubblicazioni di Hirata

  • Anga Hō 安臥法 (Metodo del riposo tranquillo) 1940
  • Bi Hashi no En 美はしの苑 (Chopsticks di bellezza del giardino) 1940
  • Guntai Taiiku no Kenkyū 軍隊体育の研究 (Ricerca sull’educazione fisica militare) 1943
  • Shinryō Iten 心療医典 (Dizionario medico per il trattamento cardiaco) 1932
  • Hirata Shiki Ryōjutsu Iten, Hōhō Hen 平田式療術医典, 方法篇 (Dizionario Medico della terapia di Hirata, Articoli) 1934
  • Minkan Chiryōhō Zenshū. Dai 1kan (Seitai Shiatsu On’netsu Suichiryōhō Zenshū) 民間治療法全集. 第1巻 (整体指圧温熱・水治療法全集) (Il regime completo di trattamento civile) Volume 1 – La raccolta completa della legge sul trattamento termale dell’acqua e dello Shiatsu) 1931
  • Minkan Chiryōhō Zenshū Dai 2kan (Wakan’yō Ji Ryōyaku Eiyō Ryōhō Zenshū) 民間治療法全集. 第2巻 (和漢洋自療薬・営養療法全集) Trattamento completo di cure private. Volume 2 (Erboristeria della medicina giapponese – collezione completa di terapia nutrizionale)
  • Hirata Shiki Kokoro Ryōhō 平田式心療法 (Hirata, Terapia cardiaca)
  • Kōsen Ryōhō Seishin Ryōhō 光線療法・精神療法 (Terapia della luce e psicoterapia)
  • Shokushu Chūshin Kenkō Hō 触手中心健康法 (Metodo di salute del Tentacle Center)
  • Kokumin Ijutsu Tenshin Hō 国民医術天真法 (Sulla legge nazionale delle dichiarazioni mediche)

Note

[i] In anatomia, il dermatomero è un’area della pelle innervata da una singola radice spinale posteriore (radice sensitiva). Lo studio dei dermatomeri risale a molto tempo fa nella storia della medicina occidentale, poiché il primo a interessarsene nel XVII secolo fu José Nunez Pernia Marchese de Nunez (1805 – 1879), omeopata della corte spagnola e in particolare della regina Isabella II.

[ii] Ryuhō Okuyama (1901-1987) Nel 1942 fondò la scuola Hakkō-ryū Jūjutsu (八 光 流 柔 術) Scuola dell’Ottava Luce. In essa integrò la sua arte marziale con gli insegnamenti Anma ricevuti dal dottor Hirata. Chiamò questo stile “Kōhō Shiatsu”, in esso ritroviamo l’essenza di quella che era la tecnica Appaku-Ho di Anma e i contenuti del libro di Tenpeki Tamai ma senza dimenticare l’approccio tradizionale ai meridiani e le teorie della medicina kanpō.

[iii] Henry Head (1861-1940) è stato un medico inglese specializzato in fisiologia, in particolare di cuore e polmoni. Il suo primo lavoro pubblicato riguardava il dolore e le aree di sensibilità anomala e le sue osservazioni erano così precise che divennero universalmente note come “Aree di Head”. Head pensava che questa sensazione fosse probabilmente legata all’innervazione della pelle, ma a quel tempo non si conosceva l’esatta distribuzione delle fibre afferenti nella pelle, che entrano nel midollo spinale attraverso ogni radice dorsale e terminano in un segmento della colonna vertebrale. Per ovviare a questa mancanza di comprensione, Head scelse di studiare la distribuzione anatomica dei disturbi cutanei causati dall’herpes zoster. Grazie a un attento studio con A.W. Campbell, riuscì a individuare le aree della pelle colpite dalla malattia e, da lì, fu in grado di tracciare la distribuzione delle diverse fibre nella pelle, dalle cellule di ciascun ganglio al segmento corrispondente del midollo spinale. Fece notevoli progressi nella ricerca sui dermatomeri, lavoro che fu ripreso da Hirata.

[iv] Il libro Kohō Shiatsu Chihō Gaku (皇法指圧治方学) o “Libro viola” dal colore della sua copertina, potrebbe essere tradotto testualmente come “Studio sulla terapia imperiale della pressione delle dita”. Per maggiori informazioni al riguardo, si veda questo articolo sul sito web dello Yotsume Dojo.

[v] Lo “Kohō Igaku Shiatsu” fu fondato nel 1942 con il nome di “Hakko-ryū jujutsu”. Questo nome è ancora quello che si trova sui siti ufficiali, come nella versione francese qui riportata.

[vi] A questo proposito, ascoltate l’intervista di Chris McAlister a Yuichi Kawada Sensei, che conferma che Izawa Sensei insegnava meridiani e teorie di medicina orientale al Japan Shiatsu College.

[Vii] Lo stile Iokai di Shizuto Masunaga apparve molto più tardi.


Referenze


Autore

Ivan Bel

Traduttore

Serena Trotti
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